La quantità di impegno fisico e mentale da applicare all’esercizio fisico è tale da rendere quasi unanime la risposta al quesito posto nel titolo: lo sport non è un hobby.
Se ci basiamo sulle definizioni di massima dell’hobby, tuttavia, scopriamo che è un’attività che si esegue nel tempo libero e che concentra le proprie energie in qualcosa di divertente e che distrae dalle faccende ordinarie, quali il lavoro o altre preoccupazioni di diverso tipo. In quest’ottica è facile individuare l’attività fisica come hobby.
Ovviamente se si è un’atleta di professione l’hobby si è trasformato in lavoro e, in taluni casi, è difficile riuscire a concepirlo ancora come passatempo, specie se c’è la componente agonistica di mezzo. Per tutti gli altri casi però può essere un ottimo modo di volersi bene ed impegnare le proprie energie in qualcosa che scarica lo stress e allontana i pensieri cattivi.
I benefici
I benefici dello sport sono innumerevoli: aumento delle difese immunitarie, rilascio di endorfine, sostanze prodotte naturalmente dal corpo umano che aiutano nella gestione dell’umore e dello stress, riduzione del rischio di problemi cardiovascolari e molto altro ancora. Fare un’attività sportiva porta spesso anche ad un miglioramento a livello estetico del proprio corpo con conseguente aumento del’autostima e della socialità (se stiamo meglio con noi stessi, stiamo meglio anche con gli altri).
Oltretutto vi sono diverse tipologie di attività fisica con diversi obiettivi e risultati: c’è il sollevamento pesi, utile per chi voglia aumentare il metabolismo e mettere su muscolo, il ballo o altri corsi musicali, per chi ama la musica e vuole muoversi a ritmo, le attività in acqua, ad esempio aquagym o nuoto, per coloro che vogliono sentire il contatto con l’acqua per tutto l’anno e non solo d’estate, il karate o judo e molto altro ancora.
Potremmo dire che c’è qualcosa di ideale per tutti, è sufficiente provare per capire su quali disciplina ci troviamo meglio.
Considerazioni soggettive
Personalmente non ho sempre avuto un buon rapporto con lo sport. L’ho sempre preso come qualcosa che dovevo fare, piuttosto che qualcosa che volevo fare. Finchè ero piccola ero solita fare qualche sport ogni anno, provando diverse discipline come nuoto, funky e karate. Nessuna di queste però era riuscita ad appassionarmi completamente e, fra università e lavoro, sedentario per altro, trovavo sempre una scusa per non farlo.
Dopo anni mi ci sono riavvicinata, in seguito ad una brutta infiammazione ossea ad un piede che mi causava forti dolori che potevano cronicizzarsi se non iniziavo ad allenare un po’ i muscoli. Il momento più brutto dell’infortunio è stato mettersi in piedi e sentire tutte le articolazioni del piede cedere sotto il peso del corpo.
Con molto impegno e costanza, però, mi sono sempre di più avvicinata ad acquisire un nuovo stile di vita, più attivo e con un’alimentazione più sana, scansando i pensieri per i quali dopo il lavoro sono troppo stanca per fare altro.
In conclusione posso affermare che, per me, lo sport è diventato sia un hobby, capace di distrarmi dallo stress del lavoro e dai pensieri più opprimenti, sia uno stile di vita, tramite il quale sono più energica e felice.